STILL: Capitolo 1

Team editoriale

Siamo lieti di darvi il benvenuto al primo capitolo di STILL – Studi sulle immagini in movimento, la nuova piattaforma di ricerca con cui Fondazione In Between Art Film amplia il proprio impegno nello studio e nella promozione della cultura sulle immagini in movimento.

Questa è una nuova avventura per noi, attraverso la quale speriamo di poter contribuire all’analisi e all’approfondimento del lavoro delle artiste e degli artisti che, nel tempo, abbiamo sostenuto, con cui abbiamo collaborato in occasione di commissioni o co-produzioni o le cui opere sono entrate a far parte della nostra Collezione.

STILL rappresenta, a tutti gli effetti, una dimensione del nostro impegno che va ad unirsi all’attività che svolgiamo con gli artisti e le istituzioni, e nasce dal desiderio di includere anche gli strumenti della scrittura all’interno di questo dialogo.

È per noi un onore inaugurare questo progetto con una conversazione tra Shirin Neshat – un’artista e film maker la cui opera ci ha sempre ispirato e di cui abbiamo avuto la fortuna di co-produrre il lungometraggio Looking for Oum Kulthum nel 2017 – e Valentine Umansky, Curatrice per l’Arte internazionale alla Tate Modern di Londra, un’istituzione cui siamo stati vicini dal 2017 attraverso il sostegno al programma di Tate Film.

Ferran Barenblit, Direttore del MACBA di Barcellona ci ha fornito un’analisi approfondita, ispirata e urgente di Unending Lightning, l’installazione video a tre canali di Cristina Lucas che conserviamo nella nostra Collezione e che, drammaticamente, trasforma la tecnologia in un archivio in divenire delle atrocità belliche.

Sulle relazioni tra schermi, corpi e identità si concentra l’ampio saggio di Pavel Pyś, Curatore per le Arti Visive al Walker Art Center di Minneapolis, che delinea un ampio paesaggio di riferimenti tanto percettivi quanto teoricamente rilevanti.

Infine, le parole di Yang Beichen ci accompagnano nell’interpretazione dell’opera video The Interrogation di Wang Tuo, entrata recentemente a far parte della Collezione della Fondazione, un’opera esemplare di quanto nelle immagini in movimento possano risuonare tanto le memorie del passato quanto le tensioni del presente.

Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno accettato il nostro invito contribuendo alla realizzazione di questo progetto attraverso le loro parole e le loro prospettive interpretative e speriamo che, nella lettura di questi testi, molti di voi possano trovare spunti inediti di riflessione.

Il team editoriale di STILL